Il sindaco Bonfanti: “Noto centro nevralgico del turismo e della cultura immateriale del Mediterraneo”
Integrazione e sviluppo transfrontaliero: la nascita del Centro d’Interpretazione del Patrimonio Culturale, Artigianale, Immateriale e Paesaggistico del Comprensorio Elorino a Noto.
Si è tenuta lunedì 14 Dicembre l’inaugurazione del Centro d’Interpretazione del Patrimonio Culturale, Artigianale, Immateriale e Paesaggistico del Comprensorio Elorino, presso gli ex uffici del Teatro Comunale Tina di Lorenzo, cerimonia presieduta dal Sindaco di Noto Bonfanti, di concerto con alcuni membri dell’amministrazione e dai rappresentanti del Gal Eloro: il Presidente Vincenzo Dell’Albani, Sergio Campanella, Direttore del GAL Eloro e Coordinatore del Progetto Les Voyages de la Connaissance (I Viaggi della Conoscenza) e la Dottoressa Paci dell’Animazione Socioeconomica.
“I Viaggi della Conoscenza”. E’ questo il nome del progetto nell’ambito del Programma di Cooperazione Transfrontaliera ENPI Italia – Tunisia 207/2013, finanziato dall’Unione Europea e che promuove la cooperazione tra i due paesi volta allo sviluppo e all’integrazione di filiere economiche comuni, che ha condotto alla creazione di questa magistrale fortezza del sapere.
In altre parole, il progetto “Les Voyages de la Connaissance” ha come obiettivo preponderante favorire lo sviluppo sostenibile regionale e la cooperazione istituzionale siculo-tunisina mediante un turismo culturale incentrato sulle identità e le specificità locali e in particolare sul patrimonio culturale immateriale e l’artigianato d’eccellenza. La costituzione ex novo nella città di Noto del Centro d’Interpretazione del Patrimonio Culturale, Artigianale, Immateriale e Paesaggistico del Comprensorio Elorino, getta le basi per la creazione di un ponte strategico tra le rive nord e sud del Mare Nostrum: Cap Bon e Sicilia, un destino comune legato a periodi molto lontani ma che adesso urge tutelare e valorizzare.
Come? Mediante una diversificazione dei circuiti turistici transfrontalieri tra Sicilia e Tunisia fondati sulle tradizioni e le radici storico culturali comuni e sulla scoperta degli artigianati di eccellenza e dei prodotti dei territori al fine di sostenere lo sviluppo economico delle aree coinvolte, incrementandone anche le potenzialità turistiche, salvaguardare e promuovere le identità locali delle rispettive aree, attraverso il sostegno alle produzioni culturali e alla distribuzione dei prodotti artigianali. Ed il Centro appena costituito sarà un itinerario culturale per far “assaporare” la nostra identità.
Opera voluta fortemente dall’amministrazione cittadina. “La messa in opera del Centro nella città di Noto ha una duplice valenza –ha commentato il primo cittadino Bonfanti-. Innanzitutto abbiamo completamente fatto rivivere una struttura del Teatro Comunale praticamente dismessa e che si confaceva perfettamente alle esigenze del nuovo “museo immateriale” realizzato. Secondariamente rappresenta per il nostro modello turistico virtuoso un volano imprescindibile che ci permetterà di valorizzare ancor più le nostre conclamate eccellenze di settore”.
Noto dunque “capofila” dell’integrazione tra Italia e Tunisia.