Uno straordinario risultato ottenuto dal GAL Eloro che in qualità di ente promotore dell’iniziativa ha coordinato tutte le attività necessarie al riconoscimento del nuovo distretto produttivo e curato gli aspetti formali di un iter estremamente complesso.
Nella giornata di mercoledì 8 luglio, a Palermo, presso il Dipartimento alle Attività Produttive della Regione Siciliana, alla presenza dell’assessore regionale Mimmo Turano, si è concluso un percorso tanto difficile quanto entusiasmante che ha visto il GAL Eloro impegnato nella costituzione del Distretto Produttivo Ortofrutticolo di Qualità della Sicilia (DPOQS), ufficialmente formalizzato e riconosciuto con Decreto assessoriale n. 1294 del 7 luglio 2020.
Il sistema di riconoscimento dei distretti produttivi siciliani è stato rimesso in moto nell’ottobre dello scorso anno con il lancio dell’Avviso pubblicato dal Dipartimento Attività Produttive che disciplinava le procedure di rinnovo e nuovo riconoscimento dei distretti. Ancora una volta il GAL Eloro ha colto appieno l’opportunità di giocare un ruolo da assoluto protagonista su tutto il panorama regionale, coinvolgendo oltre ad imprese e aziende del settore ortofrutticolo anche numerose amministrazioni locali, università ed enti di ricerca di tutta la Sicilia.
L’impianto dei distretti produttivi siciliani appare oggi e più ancora lo sarà in futuro, come il vero strumento per la concertazione, elaborazione ed implementazione delle politiche di programmazione e sviluppo della Regione Siciliana che riconosce loro il ruolo di interlocutori privilegiati in grado di contribuire alla determinazione delle politiche a sostegno delle imprese, nella piena consapevolezza che gli investimenti dell’UE nel prossimo settennio di programmazione comunitaria 2021-2027 riservano grande attenzione proprio alle aggregazioni di imprese con altri organismi, raggruppati sotto forma di distretto produttivo.
Parte da questa certezza l’intuizione del GAL Eloro che, in collaborazione con il GAL Metropoli Est della Sicilia Occidentale ha inteso capitalizzare l’esperienza maturata nei 13 anni in cui ha svolto la funzione di ente capofila del Distretto Ortofrutticolo di Qualità del Val di Noto (DOQVN), uno degli 8 distretti “storici” della Sicilia riconosciuto fin dal 2007, estendendo a tutto il territorio regionale il proprio raggio d’azione.
Ma veniamo ai dati. Il neo-riconosciuto DPOQS annovera ben 84 imprese della filiera ortofrutticola regionale, per un totale di 1.079 addetti e un volume di fatturato complessivo di oltre 100 milioni di euro. Ne fanno parte 13 Organizzazioni di Produttori, il Consorzio di Tutela Pomodoro di Pachino IGP, 5 imprese leader, 10 istituzioni formative e ben 46 enti, di cui 11 enti locali (Comuni di Altavilla Milicia, Avola, Bagheria, Bolognetta, Lercara Friddi, Misilmeri, Noto, Pachino, Portopalo di Capo Passero, Rosolini, Vicari) e 35 altri enti (tra cui la CCIAA Sud Est Sicilia), 3 Università (Di3A Facoltà di Agraria Unict, CUMO Unime e DSEAS Facoltà di Economia Unipa), 6 istituti di ricerca e formazione, 2 GAL (Eloro e Metropoli Est), un FLAG (Golfo di Termini Imerese), 2 organizzazioni di categoria (CIA e UCI), un osservatorio agronomico transfrontaliero (SERVAGRI), un’associazione di valorizzazione delle produzioni locali (Strada del Vino).
Numeri di altissimo rilievo che rafforzano ulteriormente il già consolidato e pienamente riconosciuto ruolo di leadership del GAL Eloro, divenuto in oltre 22 anni di attività, il punto di riferimento per imprese, enti locali e centri di ricerca, nella definizione delle politiche di programmazione, clusterizzazione e sviluppo economico locale e sostenibile, non solo nel comprensorio elorino ma in tutta l’area euromediterranea.
Alla cerimonia di consegna dei decreti di riconoscimento, per il DPOQS erano presenti il consigliere Sebastiano Aglieco, in rappresentanza del presidente Iano Dell’Albani, e il direttore del GAL Eloro Sergio Campanella, estensore del Patto di Distretto che ha ottenuto il nuovo riconoscimento regionale.
“Si tratta di un momento storico” ha affermato il consigliere Aglieco “non solo per il fatto che da oggi il DPOQS rappresenterà l’intero comparto ortofrutticolo a livello regionale, ma soprattutto per l’occasione che “contenitori strategici” del livello dei distretti produttivi avranno d’ora in poi nell’azione di coordinamento delle filiere e in quella di sostegno tecnico e finanziario che ai vari livelli, regionale, nazionale e comunitario, dovrà essere dato alle imprese che li compongono, tesaurizzando le molteplici opportunità che abbiamo dinnanzi, ossia durante il settennio di programmazione 2021-2027. Una consulta regionale dei distretti può essere lo strumento principe per favorire tali obiettivi strategici.
Di risultato epocale ha parlato il direttore del GAL Eloro Sergio Campanella, coordinatore delle attività che hanno portato alla formalizzazione del nuovo distretto: “Oggi si chiude un’epoca gloriosa, come quella trascorsa dal DOQVN nei suoi tredici anni di presenza in Sicilia,” ha sottolineato il direttore Campanella “ma se ne apre una ancora più stimolante ed ambiziosa, che mira a valorizzare appieno i numerosi marchi di qualità che contraddistinguono il DPOQS, insieme con il marchio Qualità Sicura Sicilia e quello “Made in Sicily” promosso dall’assessorato attività produttive, aprendo così nuovi fronti sia sulle dinamiche in corso per la rintracciabilità di filiera, sia su quelle concernenti la blockchain nel comparto ortofrutticolo. Se oggi possiamo celebrare l’allargamento delle nostre prospettive, lo dobbiamo anche alla virtuosa azione di stretta cooperazione giocata col GAL Metropoli Est, per cui ringrazio e condivido questo momento di gioia insieme al presidente Ciro Coniglio, al vicepresidente Antonio Fricano, al direttore Salvo Tosi e a tutta l’équipe che ha collaborato alacremente con il team del GAL Eloro. Un ringraziamento particolare va al presidente del GAL Eloro, Iano Dell’Albani che ha creduto incessantemente al rinnovo e all’apertura del distretto all’intera regione e al team del GAL Eloro che ha collaborato alacremente per la consegna del Patto entro la scadenza. Un nuovo orizzonte si staglia per il comparto ortofrutticolo siciliano, ma a partire da adesso bisognerà rimboccarsi ancor più le maniche, confermare la nostra presenza all’interno del Distretto regionale del cibo, delle filiere e dei territori di Sicilia e cooperare in maniera fattiva con l’assessorato che ci ha dato il riconoscimento allo scopo di evitare che il ruolo del DPOQS venga mortificato dall’assenza di collaborazione e sostegno fattivo. Insomma, un successo storico che proietta il GAL Eloro e tutto il comprensorio elorino su una dimensione che trascende quella strettamente locale e garantisce a tutte le imprese e ai soggetti istituzionali partner del DPOQS la possibilità di influire direttamente sulle future scelte strategiche in tema di sviluppo economico e sostegno al settore imprenditoriale del territorio siciliano. Per qualità e dimensioni, il nuovo partenariato rappresenta uno straordinario strumento di cui tutto il comparto ortofrutticolo siciliano potrà avvalersi per intercettare le risorse finanziarie che nella prossima programmazione comunitaria saranno veicolate proprio attraverso i distretti produttivi. Il risultato ottenuto ha una portata epocale e vede ancora una volta il GAL Eloro come fulcro di un sistema di clusterizzazione che coinvolge il meglio delle eccellenze siciliane. Il partenariato, oltre ai due poli universitari della Sicilia orientale ed occidentale, ossia l’Università di Palermo e l’Università di Catania, coinvolge anche il C.U.M.O, il Consorzio Universitario del Mediterraneo Orientale che, operando in convenzione con l’Università di Messina, permette al DPOQS di fruire al meglio del panorama della formazione d’eccellenza dell’Isola, vedendosi confermato in questo modo, il ruolo di facilitatore nonché di attore privilegiato e permanente d’interlocuzione per lo sviluppo delle relazioni tra mondo accademico ed imprenditoriale di tutta la Sicilia”.
Grandissima la soddisfazione del presidente del GAL Eloro Iano Dell’Albani: “L’esperienza di questi anni maturata con il DOQVN e le previsioni del prossimo settennio di programmazione UE 2021-2027, che vedono i distretti produttivi come destinatari privilegiati delle provvidenze finanziarie che saranno rese disponibili per le attività produttive, ci hanno indotto a compiere quel salto di qualità che vede nel nuovo DPOQS un distretto produttivo di ampio respiro regionale, dove si propone un sistema di imprese che operano nei diversi subsettori funzionali (produzione, trasformazione, commercializzazione, servizi e altri settori a monte e a valle del processo produttivo) che compongono la filiera produttiva ortofrutticola, sistema che si connota per la sua piena operosità sia a livello orizzontale, ossia fra imprese che operano nell’ambito dello stesso subsettore funzionale; sia a livello verticale, ossia tra imprese che operano in subsettori diversi. Fra la zona occidentale del DPOQS, situata nella Conca d’Oro del palermitano e la zona più meridionale del Val di Noto, cuore del Sudest siciliano, in un contesto socioeconomico davvero unico e inimitabile, si collocano le migliori eccellenze ortofrutticole dell’intero territorio regionale, riconosciute con marchi di qualità IGP, DOP e Bio: siamo convinti che la forza di attrazione che il DPOQS potrà giocare nei confronti delle rimanenti realtà ortofrutticole dell’isola farà la differenza, favorendo l’aggregazione delle imprese e la concentrazione dell’offerta nel settore, fattore che produce benefici indiscutibili per tutti coloro che vi operano. Fondamentale è stata la capacità di pianificazione congiunta e lo spirito cooperativo tra i due GAL, Eloro e Metropoli Est, che si sono spesi per la concezione ed elaborazione della proposta, per cui il mio sentito ringraziamento va ai due Direttori, rispettivamente il dott. Sergio Campanella e il dott. Salvatore Tosi, che hanno sperimentato, ciascuno con l’aiuto dei propri team di lavoro nei GAL di pertinenza, una collaborazione virtuosa che comincerà a dispiegare immediatamente i propri effetti. Ma un ringraziamento ancora più sentito va alle 84 imprese e ai 46 enti che hanno aderito al DPOQS, senza i quali non avremmo potuto costruire un Piano di sviluppo così importante in un contesto socioeconomico di livello regionale così particolare e promettente”.