Continua l’attività del GAL Eloro sul fronte della cooperazione transnazionale.
Oltre all’impegno nei progetti “CLUSTER SERVAGRI” e “JESMED”, che figurano tra le 19 proposte selezionate, già approvate e pronte a partire del primo bando del Programma ENI CBC “Italia-Tunisia” 2014-2020, il GAL Eloro è partner esperto del progetto pilota di cooperazione transnazionale «Stratégie Bargou 2020 – Promotion d’un développement territorial inclusif dans la délégation de Bargou», capeggiato dall’ONG Oxfam Italia e finanziato dalla Commissione europea nel quadro del nuovo programma europeo ENPARD Tunisia – Programma di Vicinato Europeo per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale, insieme al partner tunisino El Wifak di Bargou.
Nell’ambito di tale iniziativa, tra le molteplici attività volte all’applicazione dell’approccio LEADER e del metodo di pianificazione partecipativa in Tunisia, il GAL Eloro ha organizzato una visita di studio per lo scambio di esperienze in Sicilia, rivolto ad una delegazione tunisina composta dai membri del Comitato di Sviluppo Locale e dell’Unione Territoriale di Accompagnamento e Gestione di progetto, entrambi organismi di governance dello sviluppo sostenibile nella regione di Siliana, territorio di Bargou (assimilabili in embrione all’assemblea e al consiglio di amministrazione di un GAL) che, grazie al trasferimento delle buone pratiche LEADER messe in campo dal GAL Eloro, si sono dotate di un PAL, piano di azione locale, totalmente partecipato e incentrato sullo sviluppo durevole delle filiere agroalimentari e turistiche, ma anche naturalistico-ambientali, sulle quali il territorio tunisino considerato esprime forte vocazione identitaria. Lo scambio di esperienze è stato incentrato sulla diffusione delle migliori pratiche di sostegno alle piccole e medie imprese nella gestione integrata dei sistemi di qualità, tracciabilità e sicurezza alimentare, e dei metodi di promo-commercializzazione sostenibile, così come delle buone pratiche in materia di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale.
Un contributo prezioso al successo dell’evento è stato apportato dai partner siciliani associati al progetto, tra i quali figurano il CUMO, Consorzio Universitario Mediterraneo Orientale; l’Osservatorio SERVAGRI; il DOQVN, Distretto Ortofrutticolo di Qualità del Val di Noto; LEGACOOP Sud Sicilia; l’ApM, Agenzia per il Mediterraneo; e la Regione Siciliana – Dipartimento Agricoltura; grazie ai quali è stato possibile organizzare al meglio lo scambio di esperienze, fornendo agli stakeholder coinvolti un set di validissimi strumenti che potranno esser impiegati nelle attività di supporto alle piccole e medie imprese che operano nei territori interessati.Il ricchissimo calendario di appuntamenti, seminari, visite studio e workshop, approntato dal GAL Eloro con la collaborazione dell’esperta di governance Paola PACI, ha impegnato la delegazione tunisina dal 3 al 10 novembre. Il viaggio in Sicilia è partito da Ragusa e si è concluso ad Ortigia, centro storico di Siracusa. Ci si è spostati tra Grammichele, Mineo, Caltagirone, Mazzarrone, San Cono, Agrigento, Bivona, Bagheria, Avola Antica, tappe della visita che hanno permesso alla delegazione tunisina di confrontarsi con le eccellenze delle produzioni agricole e agroindustriali siciliane e che al contempo testimoniano gli strettissimi legami che il GAL Eloro ha negli anni costruito e rafforzato sia in Sicilia, come anche in Tunisia.
Le attività hanno avuto inizio il 4 novembre, con il trasferimento della delegazione tunisina presso la sede di “LEGACOOP Sud Sicilia” a Ragusa, dove si è svolto il primo seminario sulla cooperazione nel settore agricolo e agroalimentare tenuto dal presidente di LEGACOOP Giuseppe OCCHIPINTI. A seguire, Giuseppe AREZZO, presidente del Consorzio Olio DOP Monti Iblei, ha presentato uno dei prodotti di pregio del territorio, l’olio extravergine d’oliva, evidenziando l’importanza dei marchi di qualità nel settore agroalimentare. La giornata è proseguita con la visita presso la società zootecnica “Latterie Ragusane” e l’O.P. “Faro” di Portopalo di Capo Passero, dove sono state visitate alcune serre automatizzate, per poi concludersi con un incontro al CUMO di Noto, dove il chiarissimo Prof. Salvatore CAVALLO ha tenuto una lectio magistralis, al termine della quale, è avvenuto, tra i partecipanti, uno scambio di riflessioni sulle buone pratiche in materia di protezione e valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale, nonché sull’importanza della pedagogia dello sviluppo locale e dell’innovazione per i territori di riferimento. L’incontro si è chiuso con la presentazione di un caso studio sulla cooperazione tuniso-italiana nel settore olivicolo, a cura del direttore del GAL Eloro Sergio CAMPANELLA, esperto dell’Approccio LEADER per la realizzazione di un GAL in Tunisia mediante il programma ENPARD.
Il 5 novembre, a Siracusa, la delegazione ha partecipato al seminario del Prof. Ercole ALOE con il contributo di CIA Sudest Sicilia, sezione di Siracusa, ove ha sede l’Osservatorio SERVAGRI. Il seminario, inaugurato dal direttore della CIA Sebastiano AGLIECO e chiuso dall’intervento di Michele GIGLIO in rappresentanza della Regione Siciliana, è stato incentrato su qualità, tracciabilità e salubrità dell’olio extra vergine di oliva e sui corsi di formazione rivolti ai degustatori di oli, a partire dall’esperienza SERVAGRI realizzata in Tunisia durante la programmazione UE 2007-2013. Gli appuntamenti sono continuati con la visita presso l’azienda “Agriturismo Valle dei Margi” di Grammichele e la società di produzione olearia “Bellolio di Greco Agrippina” con sede a Mineo: l’organizzazione è stata curata da Giosuè CATANIA, presidente dall’Associazione Produttori Olivicoli di Catania, che ha egregiamente guidato la delegazione tunisina lungo il percorso di visite sul campo.
La giornata del 6 novembre è iniziata con la conferenza organizzata dal GAL Kalat a Caltagirone, aperta dall’intervento del direttore del GAL, nonché presidente dell’Agenzia per il Mediterraneo Michele GERMANÀ, sul tema dello sviluppo locale e delle buone prassi per il sostegno rivolto a micro, piccole e medie imprese e per la gestione integrata dei sistemi di promozione e marketing, con focus specifici sulle esperienze “Ruralità mediterranea”, “Passaporti del gusto” e sulla rete “Valore Sicilia”. La giornata è continuata con la visita presso il Museo Regionale della Ceramica, per poi chiudersi, nel pomeriggio, con la visita alle aziende agricole “F&D di Modica Francesco e Daniele” e “Il Castello”, che hanno mostrato colture e processi di condizionamento automatizzati di uva e albicocche.
Il 7 novembre la delegazione tunisina, guidata dall’agronomo del GAL Kalat Claudio PETTA, ha visitato l’impresa AGRINOPAL S.r.l., società agricola, gestita dagli imprenditori Fabio e Damiano PALIDDA, produttori del “Ficodindia di San Cono DOP”, dove sono state presentate le tecniche di protezione delle colture e degli impianti di trasformazione e imballaggio del ficodindia certificato. Nel pomeriggio ancora una visita in un’azienda d’eccellenza del territorio, la “Cooperativa La Montagnola”, che produce la “Pesca di Bivona IGP”, con l’intervento del suo presidente Angelo BAIO, sotto la guida del direttore del SIRS, Servizio Internazionalizzazione Ricerca e Sviluppo dell’ASP di Agrigento, Giuseppe VELLA, e di Giovanni MELI, capofila del progetto ENI CBC “Italia-Tunisia” 2007-2013 “Les Voyages de la Connaissance”.
La giornata dell’8 novembre si è aperta con il seminario organizzato dal GAL Metropoli Est, a Bagheria, incentrato sui distretti agro-culturali. All’intervento del direttore del GAL Salvatore TOSI hanno fatto seguito quelli di Francesca DANGIOLILLO e Gabriella RICCIARDI del CREA di Palermo sugli itinerari e i percorsi agro-culturali relativi alle piante aromatiche e medicinali. Nel pomeriggio, visita presso l’Associazione Produttori Ortofrutticoli “APO Sicilia” di Bagheria, con focus sulle buone pratiche inerenti alla produzione e commercializzazione di una delle eccellenze del territorio, il limone biologico di Bagheria, organizzata dal presidente dell’APO, Antonio FRICANO.
Giorno 9 novembre è stata la volta di Avola Antica dove la delegazione tunisina, guidata dal Presidente del GAL Eloro Vincenzo DELL’ALBANI, ha potuto apprezzare la visita del Museo della civiltà rurale, sito in Contrada Monzello Di Pietre, e percorrere una delle tappe dell’itinerario culturale euro mediterraneo Umayyad. L’intenso calendario di incontri si è concluso nel pomeriggio, con la visita, guidata dal direttore del GAL Eloro Sergio CAMPANELLA, dell’Isola di Ortigia, assurta a modello d’eccellenza per il turismo diffuso sostenibile e dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.
Il GAL Eloro, che continua a distinguersi per le sue riconosciute qualità e per il dinamismo progettuale anche in ambito transfrontaliero e transnazionale, intende aumentare il proprio impatto sullo sviluppo e sul lavoro in ambito rurale. La visione del GAL Eloro per la Tunisia, coincidente con l’obiettivo primario del programma europeo ENPARD, è quella di trasferire le buone pratiche del metodo LEADER e dell’approccio CLLD ai cittadini, in particolare alle donne e alla gioventù, in modo da ridurre le disuguaglianze di genere e socioeconomiche in un quadro di stabile cooperazione transfrontaliera sempre più rafforzata che avrà, nel medio e lungo periodo, delle ricadute positive anche sullo sviluppo e la crescita della Sicilia.
In tale ottica, i sei partner associati siciliani sopra elencati, che hanno accompagnato e guidato la delegazione tunisina durante la settimana di studio in Sicilia, si sono dati un arrivederci in Tunisia: infatti, a maggio 2020 essi saranno tutti invitati a recarsi nel territorio di Bargou per poter verificare lo stato dell’arte delle filiere potenzialmente collegabili e stringere accordi di cooperazione transfrontaliera con le imprese tunisine maggiormente vocate ed interessate alla crescita socioeconomica comune in entrambe le sponde, nord e sud, del Mediterraneo.
Le sfide da cogliere per il GAL Eloro non si esauriscono, dunque, nella visita di studio appena realizzata, ma aprono scenari davvero interessanti per le opportunità che una cooperazione seria e fattiva, come quella che il GAL Eloro mette in campo da ben due decenni con la Tunisia, può concretamente offrire sia per lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese dei territori partner, sia per gli evidenti risvolti socioeconomici, occupazionali e di contrasto ai fenomeni migratori che essa ingenera, con un’attenzione particolare ai fenomeni inclusivi di genere e delle categorie meno favorite.